SANREMO come un virus pandemico con pantomimica aggiunta, indici di ascolto assicurati da talk show ed algoritmi,declassamento di un tempio sacro dell’arte musicale.
La GARA:
SOLO CONTEMPORANEITA’ nella caducita’del tempo…Un evento trasformato solo per giovani alla ricerca affannosa degli indici di ascolto.
Un evento gestito ad uso privato e non in servizio pubblico,le canzoni contorno del contorno,pubblicità senza contratto a istragram.
Nella media di influenza ascolti ovviamente vanno poste pure le idiozie, sorprese imprevedibili: tipo un cretino che sfascia tutto sul palco,una cantante che scippa una borsetta, una strusciatina con il sedere da seduti che imitava un amplesso,un bacio omosessuale,un microfono sotto tono , un vestito stampato ad effetto nudita’ ,monologhi banali,un comico nuovo non censurato prima perche’ intelligente ma posto dopo nel dimenticatoio, (da trasgressivi a baghettoni postumi) ,in conclusione ,un contributo di visioni spontanee per influenzare il pubblico con l ‘obbiettivo dell’ascolto IN SALITA a mezzo di ogni cazzata .
Testi nulli senza nessuna invenzione linguistica,non veri autori,musica,canzoni-senza accordi,mancava l’ armonia,noiose.
Cover,duetti senza controcanto in doppia voce .
LA SPONTANEITA’ COME AUDIENCE, LE REGOLE NON CONTANO ,LA PERMESSIVITA’ VALE DI PIU’ al fine dell’indice di ascolto ,forse si arriverà ai “cantanti nudi “,o ancor ad “amplessi integrali “a tema canoro.
DA EX MESSA CANTATA ,sempre a norma,a tempio della dissacrazione totale.
Gli opposti estremismi non servono.
IL BUON SENSO SI.
Provocazione a parte,SANREMO E’ UNA MACCHINA INFERNALE-emulativa, come se fosse UNA MINISERIE TELEVISIVA a puntate ,a episodi ,prima, durante e dopo,una grossa operazione di marketing trasversale e comunicazione persuasiva ,solo una questione aziendale per un successo da aggiudicare gia’da prima a tavolino.
UN GROSSA OPERAZIONE
menageriale-strutturale-organizzativa,
ottimizzazione della diffusione promozionale per i relativi target di appartenenza al fine di raggiungere ascolti scontati in anticipo.
Tutta la critica sulle canzoni e’ a favore.SEMPRE TUTTO OK.POSSIBILE???
La carta stampata,o meglio la CRITICA GIORNALISTICA,RADIO ,TV,L’OPINIONISMO VARIO si piega alla volontà del mercato e dei servitori RAI.
Tutte canzoni e nuovi linguaggi omologati che talvolta sembrano uguali. FESTIVAL poco originale ,per qualita’ musicale scarsa a confronto con altre edizioni.
Una corsa diseducativa pertanto promossa da I due conduttori ad essere sempre più seguiti su i social, instragam in primis.
La quantita’ a discapito dalla qualita’.Molti i giovani sconosciuti a Sanremo reclutati da i social.
LA CANZONE ITALIANA,CREDO CHE NON SIA SOLO QUESTA ANTROPOLOGICAMENTE DISCUTENDO E VALUTANDO.
L’aggettivo italiana deve essere matrice etnica di originariato ,anche se universale ,ma non rappresentare solo il luogo dove si svolge il festival.
IL PRIMO OSTACOLO per la qualità e la varietà sarebbe l ‘età dei partecipanti prevista dal concorso,una gara solo per giovani.
Secondo:
La rappresentanza dei generi e dei linguaggi dovrebbe dar spazio anche a quello classico,attualmente mancante .
Guarda caso al contrario al primo posto una canzone più melodica quella di Mengoni ,quindi il festival di SANREMO si smentisce da solo .
La melodia e’stata ripudiata da i tempi,pure l’orecchiabilita’,e pure si osannano gli ospiti anziani con le vecchie canzoni,questi fanno da cavie per i target piu’su di eta’. I BIG ANZIANI e le loro canzoni PIACCIONO ANCHE AI GIOVANI.
ALLOR VUOL DIRE CHE IL GRANDE MANOVRATORE E’LA DISCOGRAFIA CHE SI RIVOLGE A QUELLA PARTE DI PUBBLICO CHE ACQUISTA DISCHI E FREQUENTA I SOCIAL E NON A TUTTA L’ITALIA ,SOLO GIOVANI E GIOVANISSIMI.COSI’ NON VA, E’CULTURA MONCA.
AMADEUS BRAVO AD OTTENERNE IL RISULTATO IN TERMINI DI ASCOLTO MA CATTIVO MAESTRO IN DECENZA E QUALITA’,TROPPO DIPLOMATICO,PERMISSIVO,PANTOMIMICO,
FARSESCO,UN CIRCO GOLIARDICO ,POPULISTA, FATTO DI VASSALLISMO, DI DIPENDENZA DI ASCOLTO ,FANATISMO DA FANS ,FESTIVAL MOLTO PROVINCIALE NEL SENSO NON GENUINO DEL TERMINE.TROPPA CARTA BIANCA.
Esiste una Italia che problematiche e spazio creativo dei testi (a parte) e’composta da varie eta’e generi e DA CHI PENSA ANCORA CON LA SUA TESTA.
UNA VOLTA pur rimanendo in lingua nostrana QUALCUNO si ricordava pure delle REGIONI,pertanto sempre in Italia stavamo,ma nei temi le ambientazioni sono sparite.APPARE UNA ITALIA POPULISTA dal
pensiero unico ,sensazioni equiparate.
NON APPARE NULLA di italiano ,potresti averla scritta ovunque la canzone,scarsa pure l’originalità e la universalita’poetico-creativa.
DEVONO ritornare in scena nel senso della partecipazione alla gara anche i SENIOR ,anche quelli sconosciuti al grande pubblico ,tipo il programma Devoce-Senior.
Magari far conoscere gente che pur sconosciuta al grande pubblico ha avuto anni di gavetta ed oggi fa un altro mestiere ,voci particolari ….non conta l’ età per sfruttare discograficamente il soggetto per un maggior e lungo periodo ,ma il talento raro magari mancato alla conoscenza dei piu’.VA bene anche per oggi,visto che una canzone dura una stagione non e’piu come prima .
QUINDI La variante: oltre gli under 30 anche gli
under 40 e 50 e forse anche di piu’.
La canzone,il testo la voce,la musica,il talento sono tutto cio’ che conta per l’arte, NON IL MARKETING ,LA RAI HA QUESTO COMPITO OLTRE QUELLO DI PROMUOVERE IL MERCATO.UN OPERA D ‘ARTE NON LA GIUDICHI IN BASE ALLE VENDITE MA SECONDO LE SUE CARATTERISTICHE.
IL TUTTO LO RIDURRO’IN UN POCHE FRASI :
IN Italia vi sono bambini ,anziani, adulti maturi,giovani ,giovanissimi,donne,storie, narrativa tipica, non solo lui e lei che si amano o si lasciano,stereotipata creatività elementare.
Manca l’ esistenzialimo vero ,piu’cultura degna.In ITALIA CI SONO
le diversita’dei generi canoro-musicali ,non dimenticatelo tutto questo insieme…(Luigi Civolani).
____________________________________SEmpre su SANREMO 2023
IL TESTO IDIOTA DI CHI SI ILLUDE DI ESSERE UNA STAR:
ROSA CHEMICAL:
l immagine non e’ oscena riferendomi alla “strusciatina” da seduti che mimava un amplesso,(escludendo il bacio omosessuale),cio’ nemmeno e’ immorale ,(forse solo amorale),ma criticabile in negativo e’ l’intento speculativo e volgare dell’autore-protagonista divulgante di un testo senza contenuto.Ennesima esibizione di Rosa Chemical fatta solo di esteriorismi.
Il tutto Senza buon senso,fuori contesto,Soltanto Biego materialismo commerciale …narcisismo artistico, legge dell’apparire ..sterco del diavolo,PROFIT, denaro alla ribalta rivolto a imbecilli in mondovisione da influenzare.
TRA MILIONI DI TELESPETTATORI NE TROVI TANTI.
L’amore non c’entra come vuol far credere questa nullita’. L’AMORE e/o la passione ,
l ‘eros ,sia nella consuetudine massificata che nella trasgressione o depravazione di minoranze e nicchie, sono ovunque ed universali ,appartengono all’uomo-animale e nulla hanno a che vedere con il prodotto TIPICO in italia come esprime la canzone del tizio divulgante in abuso del marchio in MADE ITALY.
L’ipocrisia sussiste in tanti altri campi della vita non solo nell’amore.
ROSA FORSE NO SA CHE L’AMORE E’PIU’COMPLESSO , NON E’ SOLO FARE ALL’AMORE .NEL FESTIVAL DELLA CONSAPEVOLEZZA CHEMICAL.E’L’UNICO INCONSAPEVOLE ,NON SA CIO’CHE DICE CREDE DI ESSERE SEMPRE UN OGGETTO OSSIA UN MODELLO ,MODA,MERCE DA VENDERE.DIFATTI QUESTE SONO LE SUE PRIME ORIGINI,TRA LE ALTRE COSE NON E’NEMMENO IL TOP CON IL SUO FISICO SCHELETRICO.NON E’ NE CARNE E NE’ PESCE .
Ognuno sceglie come praticare il sesso .Quello particolare più estremo nelle abitudini fa parte del proprio intimo perche’divulgarlo ad una maggioranza e fuori contesto? tanto non fai nessuna rivoluzione, oggi tutto e’permesso .
TANTO NON CAMBIERESTI LE ABITUDINI DI CHI CON TE NON E’ DACCORDO.
LE RIVOLUZIONI SI FANNO QUANDO QUALCUNO TI CONSTRINGERE A NON FAR CIO’CHE VUOI.
Nella reciproca condivisione tra maggiorenni tutto e’lecito, QUINDI ROSA PUO’ESPRIMERE la sua appartenenza,ma e’banale e scontato tutto cio’,può divulgare il suo TIPO DI preferenze sulla sessualita’,la scelta libera delle sue tendenze che non possono essere classificate come tipicità italiana ,tranne la storia ed il sogno (vedi testo canzone).
DI ARTE NON VI e’NULLA.
OGNUNO NEL PRIVATO FA CIO’CHE CREDE E VUOLE .RISPETTARE non vuol dire accettare condividere,il tema dell’inclusione alla ROSA CHEMICAL e’fuori luogo.INOPPORTUNO.
repubblica.it
‘Made in Italy’, il testo della canzone di Rosa Chemical a Sanremo 2023
_______________________Informazioni Produttive sul Festival:
Premessa : UN OPERA D’ ARTE NON SI GIUDICA DALLE VENDITE ma dal suo valore .L’ ivestimento produttivo anche con buona resa e’ da considerare a parte ,altrimenti anche le mediocrita’ sarebbero ritenute opere rare.Un FESTIVAL D’ARTE MUSICALE non si giudica dagli indici di ascolo ,io osservo non giudico.
ECCO I DATI produttivi:
350 mila euro cachet di Amadeus
300 mila euro cachet di Morandi
25 mila euro a giorno per concoduttrice
48 mila euro per rimborsi spese cantanti
BENIGNI : 300.000 euro
Aggiungo:
50 milioni di euro di sponsor
20 milioni di euro di spesa
100.000 euro di costi di case discografiche per ogni proprio cantante
Abbonamento serate 672 euro in galleria e 1.290 in platea
Impatto sul territorio
su alloggi (8,8 milioni di euro), ristorazione (2 milioni di euro), shopping (2 milioni di euro incluse spese al Casinò e ticketing dell’evento) e trasporti (0,6 milioni di euro).
Oltre a queste somme, di particolare rilevanza è la cifra erogata da Rai al comune organizzatore che si attesta sui 5 milioni di euro.
Guardando al futuro, Banca Ifis stima che il settore dello spettacolo e dell’intrattenimento nel 2023 crescerà del 3% con i ricavi previsti a 55,8 miliardi di euro, grazie allo slancio nella produzione e distribuzione di contenuti, soprattutto per televisione e cinema.
LUIGI CIVOLANI- BLOGGER
ProvoC-Azioni blog Luigi Civolani by Altervista Mondadori group
Il blog che informa e forma senza mai strisciare…
Contatti: [email protected]
