NON CREDO che il Fascismo possa ritenersi nei fatti una IDEOLOGIA./di Luigi Civolani Blogger attento.

A cura NO PROFIT  di Luigi Civolani- 15 novembre 2019.

PREFAZIONE :

Dedico questo articolo in disistima intellettuale  a tutti i monchi del pensiero umanistico.A tutti quelli che credono di conoscere la storia e che  anche quando la leggono non la comprendono . A tutti quelli che credono che essere ANTIFASCISTI sia una maniera antidemocratica di essere ugualmente fascisti . A tutti coloro che fanno apologia del fascismo non avendo il coraggio (essendo anticostituzionale) di esporsi, e quindi fingendo di essere democratici , questi  nascondono la loro interiorita’ di fascisti , sia essi neri che rossi.

A tutti gli incolti che si pongono a maestri latineggianti per nascondere la loro provata e profonda ignoranza di fatto, nonche’ di assenza di coscienza e sensibilita’ in quanto esseri che si sentono inferiori.Questi secondo il verso dell’ inverso  per colpa della loro conoscenza monca sproloquinano di continuo  e spesso decadono in vile violenza verbale ed anche esibita, e peggio se attuata con vili attentati eversivi che sparano nel mucchio con le solite coperture segrete istituzionali.

Dedicato alla mancanza di intelligenza, di  umilta’ e saggezza che contraddistingue la scarsa intelliggenza di costoro a cui dedico in disistima ANTIFASCISTA queste articolazioni dovute per LEGGITTIMA DIFESA e che  leggerete, augurandomi di contribuire anche per far redimere tutti Coloro che CI NEGANO .

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Le lenti dell’ideologia sono ancora ben calate sul naso dell’Italia, parola di  UN’ ANTISFASCISTA  Italiano e teorico dell’importanza dell’identità che desidera bollare le polemiche italiane come «ipocrisie» e promuove la risoluzione dell’Europarlamento che equipara e condanna nazifascismo e comunismo.

Serviva una risoluzione del genere?

A mio parere sì. Il Parlamento europeo fa bene a chiarire la nostra identità e le basi culturali e storiche dell’unità europea. Un’unità che, per altro, dovrebbe essere politica e ancora non è.

In che modo equiparare nazifascismo e comunismo chiarisce la nostra identità di europei?

La risoluzione dice che noi come europei siamo in antitesi sia con il comunismo che con il nazifascismo. Mi sembra un punto fondamentale dell’identità europea: posso capire che noi europei siamo troppo immersi in noi stessi per vederlo, ma per l’esterno è una considerazione fondamentale.

ORA faccio  un esempio: i Canadesi sono orgogliosi di dire che sono americani europei perché, a differenza degli Stati Uniti, hanno in tasca non la pistola ma la tessera sanitaria. Una è simbolo di intolleranza e pena di morte; l’altra il simbolo dello stato sociale.Vi  pare poco?

Tra le critiche, c’è il fatto che il testo sia eccessivamente semplicistico.

 Ogni cosa scritta è corretta. E’ chiaro che si potrebbe ulteriormente approfondire, ma in Italia una risoluzione del genere cozza con un nostro endemico conservatorismo storico.

Cosa intendo  scrivere con tali affermazioni?

A Roma c’è viale Palmiro Togliatti, a Torino via Stalingrado. In Italia i due totalitarismi sono stati si condannati, ma i loro eredi – sia comunisti che fascisti – sono diventati forze di governo. Questo ci rende molto arretrati.

L’Italia, come sempre, fa eccezione: l’Italia è molto ipocrita. Tra il 1992 e il 1994, quelli che storicamente avrebbero dovuto essere condannati hanno preso il potere, mentre i partiti democratici sono stati cancellati. Comunisti e fascisti hanno cambiato nome, ma le persone sono rimaste le stesse.

Insomma è ancora politica e non già storia.Diciamo che sono questioni su cui si ragiona con difficoltà. Una presa in giro? Molti  rimproverano gli assalitori frontali del mito di Togliatti, sostenendo che fosse complice dei crimini di Stalin, in quanto suo consigliere.

PERCHE? questi due totalitarismi si assomigliano davvero.Si somigliano molto. Nazifascismo e comunismo hanno in comune l’intolleranza per la libertà individuale e i diritti umani e non è stato infrequente il passaggio di persone da uno all’altro.

Nel dopoguerra, moltissimi intellettuali fascisti sono diventati comunisti. Un caso tragico è stato quello di Nicola Bombacci, che negli anni Venti fu dirigente della sinistra socialista, poi fondò il Pci, nel ventennio divenne fascista e fu ministro della Repubblica di Salò, per finire i suoi giorni a piazzale Loreto.

Si potrebbe ragionare anche sul fatto che la destra estrema oggi abbia particolare successo in Paesi ex comunisti, come Ungheria, Polonia e Germania orientale.Riportero’ con una nota una precisazione :

nota: 1) Che nell’ideologia del fascismo siano confluite concezioni del mondo e della storia, idee politiche e sociali, etiche e giuridiche, modi di pensare, atteggiamenti spirituali, umori ed argomenti polemici, che già si erano manifestati con forza suggestiva, se non proprio dirompente, nel quarto di secolo precedente, è cosa tanto nota da non dover essere più ripetuta. Se mai l’esplorazione delle correnti d’idee prefasciste è stata così ampia che si può ormai tentare, se pur correndo il rischio di una certa schematizzazione, di individuarne alcuni caratteri comuni.

In primo luogo: che il fascismo più che antideologico, come amò sin dal principio presentarsi, sia stato portatore, di un’ideologia negativa o distruttiva, dove cioè spiccavano più gli odi che gli amori, dove abbondavano più le negazioni che le affermazioni, tanto che lo stesso Mussolini ebbe a dire che nei primi anni il fascismo non fu partito ma “anti-partito”, anche questo è stato detto e ridetto più volte, provato e confermato in diverse direzioni.

Questo essenziale negativismo, questo carattere fondamentale dell’essere “contro” qualche cosa, risalta del resto nelle due più note interpretazioni filosofiche del fascismo (peraltro valevoli più per il nazismo che per il fascismo italiano), riassumibili in formule icastiche negative come “distruzione della ragione” (Lukács) e “resistenza alla trascendenza”

Tutti noi dovremmo avere  una concezione riduttiva del fascismo. Non nel senso degli effetti, che io considero devastanti: oltre alla repressione del dissenso, anche quelli che i suoi sostenitori spacciano come traguardi (le concessioni in ambito sindacale, le politiche sociali, le bonifiche territoriali), altro non erano che mezzi di controllo, che fungevano da valvola di sfogo per la popolazione schiava e che rappresentano inoltre, culturalmente, la regressione sociale dei cittadini a quello stato di minorità (di cui scriveva Kant sull’Illuminismo), per cui essi non sono più in grado di pretendere ed esercitare i propri diritti, né di concepirne di nuovi, ma si limitano ad attendere la concessione dall’alto di quello che appare semplicemente come un favore).

Ovviamente tutto questo gli ignoranti, nonche’ quelli che si atteggiano a divulgare cazzate senza avere la consapevolezza di non aver studiato nulla , ovviamente non lo sanno).Meglio avere  una concezione riduttiva del fascismo nel senso della sua teorizzazione.

IO Non credo infatti che il fascismo possa ritenersi nei fatti un’ideologia. Secondo l’enciclopedia Treccani, per ideologia si intende “il complesso dei presupposti teorici e dei fini ideali (o comunque delle finalità che costituiscono il programma) di un partito, di un movimento politico, sociale, religioso e simili”.
E quali sarebbero dunque i presupposti teorici e i fini ideali della presunta ideologia fascista? Secondo l’esperienza italiana, si potrebbe supporre l’autarchia sul piano economico e il nazionalismo su quello politico.

Obiettivamente un po’ poco per rappresentare un presupposto teorico o un fine ideale. Eppure, con la stesso termine “fascismo” sono designate, da diversi politologi, non ultimo Noam Chomsky, le dittature sudamericane che aderivano in toto invece alle teorie economiche neoliberiste e che certo non erano nazionaliste, viste le fondamentali colpe statunitensi nel loro instaurarsi e perpetuarsi.

L’unico comune denominatore tra il Ventennio italiano e i vari regimi sudamericani rimane l’uso, sistematico e istituzionalizzato (cioè tollerato dalla forza pubblica, quando non da essa somministrato), della violenza. E la violenza non è un presupposto teorico né un fine ideale, quindi, si deve necessariamente dedurre, il fascismo non è un’ideologia, quanto, piuttosto, un metodo. Un metodo violento.

Ma se pure volessimo ignorare questa argomentazione, bollando la terminologia politologica riguardante le dittature sudamericane come completamente errata, sussistono ancora molti dubbi sulla classificazione del fascismo tra le ideologie.

Quali sarebbero presupposti teorici e fini ideali del fascismo che prescindano dalla violenza? Di fatto, il fascismo italiano rappresenta un unicum, mai replicato con gli stessi caratteri e definito, nell’unico esempio storico della sua esistenza, dall’uso, sistematico e istituzionalizzato, della violenza.

Sandro Pertini, il quale ebbe a esprimere la sua posizione al riguardo nei seguenti chiarissimi termini: “Io non sono credente, ma rispetto la fede dei credenti; io sono socialista, ma rispetto la fede politica degli altri e la discuto, polemizzo con loro, ma loro sono padroni di esprimere liberamente il pensiero.

ed aggiunse: Il fascismo no! il fascismo lo combatto con altro animo: il fascismo non può essere considerato una fede politica; il fascismo è l’antitesi delle fedi politiche, il fascismo è in contrasto con le vere fedi politiche perché il fascismo opprimeva chi non la pensava come lui”.

L’ ANTIFASCISMO non è reprimere un’ altra idea diversa dalla tua , è LEGGITTIMA DIFESA .

Sono d’accordo con Pertini. Il fascismo, checché ne dica oggi Salvini, non può essere considerato un’idea. Esso costituisce invece la promozione dell’odio e della violenza, specie nei confronti dei più deboli e di chi non si può difendere, come dimostrano le nauseabonde gesta di Casapound a Casal Bruciato di poco tempo fa..

Il fascismo oggi  è anche nei comportamenti, nelle prepotenze varie e’ decidere che un partito o persone usino le stestesse parole , lo stesso linguaggio colorito dei movimenti di insorgenza eversiva di estreme destra come Forza nuova e Casapound ed allora? in che cosa si e’ diversi? forse solo nel mascheramento. Lo stesso dicasi se trattasi della sponda opposta anche se di questa i fini sono non razziali e discriminatori , ma di cio’  è ugualmente sbagliato il mezzo(il come si manifestano).

Sarebbe ora che lo Stato democratico vi ponesse fine, quale che sia l’opinione al riguardo dell’onorevole Salvini il cui pensiero, nonostante numerosi selfie con Nutella e prosciutto, non risulta essere stato promosso a rango superiore della Costituzione repubblicana.(FINE)

LUIGI CIVOLANI BLOGGER ATTENTO e RESILIENTE .

ANTIFASCISTA DA SEMPRE….DIVERSAMENTE ITALIANO …..

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Inoltre Luigi Civolani e' il Presidente del Centro Studi Itineranti Associazione Teatrale no profit : : "G.A.GE.DI.S." Libera Universita' di Nuceria /. Teatro e vita . Pertanto tale iniziativa "NON RAPPRESENTA CONFIGURAZIONE di TESTATA GIORNALISTICA e/o prodotto editoriale ai sensi della legge 7 marzo 2001 n: 62, interpretando il DIRITTO SANCITO dell' articolo 21 della COSTITUZIONE ITALIANA sulla LIBERTA' di PENSIERO ed OPINIONE. CHI SONO IO ?..... Una maniera insolita ed introspettiva per conoscermi meglio, più da vicino …..CHI SONO IO ? ..... Dire di se stessi cosa si è, non è facile, anche perché ciò dipende dalla propria autostima. Ogni essere umano, di sé ha sempre due immagini : una reale ed un’altra ideale, e spesso dibatte tra ciò che è e tra ciò che crede di essere . Inoltre, per un uomo è ancor più difficile dibattersi in ciò che non vorrebbe essere. A me piacerebbe dir soltanto: “Sono un italiano, un essere umano creativo che quando può, cerca di applicare l’umanesimo integrale ed in presentazione, gradirei pure aggiungere : “sono fiero di essere nato a Napoli 65 anni fa e vivo nel Salernitano “. Solo ciò basterebbe per me, ma forse non per voi. Solitamente, la latente curiosità umana, sempre un po’ ipocrita, tende alla materialità del fare e del dire. Infatti se chiedete ad un uomo chi sei? questi vi risponderà subito dicendovi: “Io sono l’ingegnere tal dei tali , il dottor… l’avvocato…, il ragioniere…” e così via dicendo… e magari aggiungerà pure il verbo avere (possesso), ovvero," io ho… io ho ….io ho"… e costui non tenderà mai ad esprimere chi è veramente (anche perché non lo sa). Così tutti noi, non ci accorgiamo che non siamo ciò che facciamo ed abbiamo, ma solo noi stessi nel bene e nel male, o meglio NOI nel se, e prima ancora nel prese. Tale mia premessa è servita per accontentarvi anche in maniera differente e pertanto, visto che avete bussato alla “mia porta”, credo che una cosa la conoscete per certezza, e già da prima : Io sono un “provocautore”, spesso voce eretica dell’ insorgenza, ma come tutti gli autori, sono un creativo; io in etichetta mi presento in polivalenza, ovvero, un artista, un attore monologhista, uno scrittore, poeta, autore teatrale-monologhista; formatore, regista per il teatro civile e sociale di discorso. Però nella mia poliedricità ed eclettismo sono anche un aziendalista-imprenditore di me stesso e per terzi. Professionalmente sono psicologo- formatore comunicazionalista, (LNP, cv, cnv)…. il resto lo aggiungerete voi e mi auguro che in merito alle dimostranze le vostre “sentenze” siano indulgenti. In conclusione , per non annoiarvi più di tanto , preferisco rimandarvi ( e se lo vorrete) alla lettura completa della mia scaletta curricolare (biografia, ecc..), che troverete in questo blog. Infine ,in considerazione che non amo autocelebrarmi e quindi scrivere da solo (e per me) ”io chi sono” nel senso dell’ encomio, vi lascio in compagnia di una recensione scritta sul sottoscritto, dal Prof.re NEURO BONIFAZI, critico letterario già ordinario di letteratura italiana e filologia nella Università di Urbino, recensione scritta in occasione della pubblicazione editoriale della sua opera critico-antologica sulla storia della letteratura italiana contemporanea, ove il sottoscritto , è inserito e citato tra gli autori più meritevoli dell’ ultimo trentennio storico del 1900 . (Luigi Civolani.." Il ProvoC-Autore"-conduttore del blog .) _________________________________________________________________________________ P.S. : Neuro Bonifazi su Luigi Civolani: LUIGI CIVOLANI , tra gli altri premi e benemeriti già acquisiti, è stato insignito per ben tre volte del “Premio Lirici Greci “al concorso “Penisola Sorrentina “. Scrive poemi lirico-saggistici e prosa teatrale monologhista, di forte impegno sociale e morale, dove l’impronta lirica si adatta favorevolmente ed efficacemente al pensiero utopico e alla comunicazione efficace, oltre al rilevamento personale libertario e autobiografico : TRACCIA di ESEMPIO : Dell’ essere, la maturità vera/è quella che riesce a conservare/per sempre quella infantile./Scrivo per me/la scrittura mi aiuta/a buttar giù i pensieri/.Scrivo sempre a penna/e mai con una tastiera./La mia vera conversione/ è avvenuta quando la mano/alla penna/la lentezza del pensiero ha imposto/, prima erano le dita a inseguir la mente,/or è la mente che insegue la velocità delle dita. Recensione del Prof. Neuro Bonifazi .(Critico Letterario) su Luigi Civolani (Fine) . Mia PIATTAFORMA TELEMATICA ( parziale)su facebook. Inoltre Presente in esterno su internet -google -Twitter ed altri Social network famosi : –SU FACEBOOK Gruppi : ALTRA POLITICA Nocera Rivoluzionari da sempre, Fronte Civico -extraparlamentare Nocera-Agro il Portale del cittadino dissidente./ Nocera il Popolo Sovrano impegnato – CAFFE’ DELL’ ARTE POLIVALENTE – CASERMA TOFANO bene dismesso da riutilizzare – FRATELLANZA MASSONI E PROFANI Degni. Roosevelt unione sezioni Campane ed opere – GAGEDIS TEATRO D’INSIEME – 5 +STELLE (GAP-DD) GRUPPO Campano – 5 STELLE (GAP ) A SOSTEGNO e Supporto Sovranita' Popolare – GRUPPO ‘PORTA APERTA’ – IL PROVOCAUTORE ‘SOCIAL FORUM’ – INFORMA E FORMA bloggers – L’OMBRA DEL POPOLO nefandezze del palazzo e della piazza – NESSUNO ESCLUSO..Assieme ( progetto da vicino nessuno e' normale). – NO MENTI ASSOGGETTATE. A Porte aperte . La Civilta dei quartieri autogestiti Popolo Sovrano proponente ( Gruppo Nazionale) – /IO GOVERNO/LA FOLLA – SUA MAESTA’ IL CITTADINO . Cittadini per la Democrazia diretta partecipata da tutti i Comuni d'italia. – VITE DISOBBEDIENTI . Marco travaglio senza il bavaglio Demograzia diretta-Pagani Insenante -monologhista Unions club coalizione sociale( con Landini) ecc.ecc... Leggi tutti gli articoli di Luigi Civolani c510152025 pubblicati su "Provocazioni blog by altervista org → http://c510152025.altervista.org/ Contatti e-mail: [email protected]