A cura di Luigi Civolani Blogger attento :
Mia Prefazione dovuta:
Noi tutti cittadini dobbiamo inchinarci , ed io da primo, davanti allo sforzo quotidiano , lavorativo_massacrante dei nostri “Angeli Bianchi” della Sanita’ Italiana per salvare tante vite umane contagiate dalla pandemia del coronavirus, disagio-svantaggio per non aver unita’ intensive disponibili per tutti i casi , attrezzature e personale sufficiente nello svolgimento delle emergenze provocate dal contagio progressivo, tutto questo svantaggio grazie al disastro della politica-partitica nazionale (tutta) che non ha investito in sanita’ , tagliando ben 137miliardi di euro negli ultimi 10 anni.
Premesso cio’ aggiungo che l’ intenzione del sottoscritto non consiste nel disincentivare all’ isolamento preventivo contro il coronavirus, ma far notare che la prima nota che un GOVERNO serio dovrebbe ripetere all’ infinito e senza autogiustificazioni , ma con senso autocritico, e’ quella del misfatto realizzato e da me citato .
PER QUANTO concerne la contaminazione bisogna essere tranquilli se si osservano le norme di comportanto nelle relazioni sociali e potremmo esserlo ancor di piu’ se aggiungessimo anche altre notizie che mai si divulgano su i grandi canali mediatici .
Creare confusione ed allarmismio e retrizioni eccessive non serve , contribuisce a creare altri mali di tipo mentale , nonche a contribuire con lo stress collettivo alla diminuizione delle difese organiche del popolo italiano .
Piuttosto i politici e la corte scientifica (spesso con scienziati-portavoci contrastanti) cerchino di creare una linea unilaterale europea che fino ad ora non c’è’ stata.Linea non solo scientifica ma anche economica .
I cittadini nel contempo oltre a sdrammatizzare il dramma ed a metabolizzare l’ ansia e l’ angoscia con le pur giuste espressioni di speranza ed adunanza collettiva che si stanno svolgendo fuori ai balconi , cerchino di concentrarsi anche sulle scelte e gli atteggiamenti della politica , ovvero su i criteri oggettivi che saranno stabiliti dalle forze governative, e non perdino mai la capacita’ di pensare e saper discernere, e nel contempo anche quelle di resilienza continua.Valutare soprattutto anche la politica di relazione con l’ Europa , nazioni disunite che pensano solo a loro stesse .
L’isolamento non potrà fermare il coronavirus. Vi è prova di contagi avvenuti in Cina, in Usa (cliccate qui) e in Germania nel periodo dell’incubazione. (Fonte: The New England Journal of Medicine, Transmission of 2019-nCoV Infection from an Asymptomatic Contact in Germany).
Non solo: è tipico delle infezioni respiratorie diffondersi soprattutto in pazienti a-sintomatici che non manifestano l’infezione. IO, Da Blogger attento ora divulgo cio’ che ha riferito e spiegato (al blog. Giornale.it) il Prof. Stefano Petti, professore al dipartimento di Malattie infettive e Salute Pubblica della Sapienza di Roma.
Professore, questa informazione aumenterà l’allarmismo.
“Trattandosi di un virus nuovo, è normale che vi sia tanta attenzione, soprattutto da parte degli addetti ai lavori. Ma non è proprio il caso di preoccupare. I virus a trasmissione aerea sono trasmessi anche dai ‘portatori precoci’ (ossia da chi si trova nel periodo dell’incubazione), è un fatto risaputo, perciò i cordoni sanitari sono una misura primitiva, di quando si ignorava il comportamento dei virus”.
Se l’isolamento non serve, cosa si può fare?
“Adottare le Precauzioni Universali, misure igieniche che si dovrebbero mettere in atto sempre. Perché sono centinaia di migliaia i microorganismi che ci possono colpire durante un’esistenza”.
Esempi?
“Lavarsi le mani e arieggiare le stanze spesso. Buone abitudini da non trascurare, anche se fa freddo. Poi, è importante abbattere l’eccessiva umidità – almeno al di sotto del 65% – tipica delle palestre e delle piscine. Cercare di evitare le distanze ravvicinate, l’ideale è mantenersi ad almeno un metro dal proprio vicino o, comunque, limitare il contatto più ravvicinato al minimo indispensabile”.
Vi sono ospedali, alberghi e uffici con le finestre sigillate.
“Le stanze devono avere un ricambio d’aria naturale. Studi hanno rilevato una percentuale di infezioni respiratorie da virus, funghi e batteri aerei notevolmente più alta negli edifici bassi e sigillati rispetto a quelli con soffitti alti e spifferi alle finestre”.
Le mascherine servono?
“Sì. Perché i virus viaggiano solo nei droplet (le goccioline emesse quanto si parla, si starnutisce o si tossisce), perciò non è importante che la mascherina non riesca a trattenere il virus perché deve fermare i droplet e questo lo fa. Poi, il ricambio d’aria aiuta a diluire i droplet…”.
Il coronavirus n-CoV è aggressivo?
“E’ un patogeno prevalentemente opportunista. Significa che deriva dagli animali e che, da poco, si è adattato all’uomo; che ha una letalità elevata che però riguarda solo le persone immunodepresse (la letalità è il rapporto tra numero di decessi e numero di malati, al momento è del 2% ma è destinata a diminuire nel prossimo futuro)”.
Quindi non è rischioso per le persone sane?
“No”.
Gli immunodepressi rischiano di più di morire di morbillo o di un patogeno opportunista?
“I dati e l’esperienza ci confermano che le morti da patogeni opportunisti sono assai più frequenti negli immunodepressi”.
Ma allora: tutto questo allarmismo?
“È allarmismo, infatti. E di questo è anche colpa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha decretato il massimo livello di allerta per questo virus. Cliccate qui. L’infezione non si trasmette con un singolo microrganismo ma con un numero minimo, la cosiddetta carica minima infettante. Che, nel caso del coronavirus, patogeno semi-opportunista, deve essere alta. Cioè per ammalarsi è necessario inalare molti microorganismi in un tempo relativamente breve. Se il nostro stato di salute è buono occorre un contatto assai prolungato per infettarsi”.
Però si è lo stesso contagiosi?
“Sì. I microrganismi patogeni per l’uomo tendono a mascherare i sintomi per potersi propagare meglio all’interno della popolazione. E’ un concetto noto come immune escape e si verifica in seguito all’adattamento del microrganismo alla specie che gli fa da serbatoio. Per tutti i virus, non solo quelli a trasmissione aerea, succede sempre, ma accade anche con i batteri, i miceti, i protozoi, ecc.”.
Questa situazione vale anche per gli altri virus a trasmissione aerea?
“Esattamente. Nello studio di Sarna e colleghi del 2018, cliccate qui, si osservi nella Tabella 4 che i virus respiratori (TUTTI i tipi, compresi molti coronavirus e rhinovirus), sono molto più frequenti nei bambini asintomatici che in quelli con infezioni profonde dell’apparato respiratorio. Teniamo presente che nella popolazione i bambini “apparentemente” sani sono molti di più rispetto a quelli malati, la Tabella 3 mostra simili risultati”.
Se ci si ammala senza accorgersene e se questa è la situazione più frequente possiamo dire che le persone sane non dovrebbero preoccuparsi?
“È così. Ricordiamoci sempre di migliorare il sonno, limitare lo stress e assumere tutti i nutrienti necessari quotidianamente perché questi elementi rinforzano la nostra immunità. Pensiamo agli atleti. Nel lavoro di Valtonen e colleghi del 2019, cliccate qui, si parla proprio di raffreddore e di atleti di alto livello. In figura 2 troviamo molti dei soggetti campionati risultati positivi al virus per un certo tempo ma mai ammalatisi. In Tabella 1 si vede la proporzione di soggetti asintomatici ma positivi a rhino e coronavirus nel Finland team”.
Ma se vi sono regole generali di prevenzione e se i microorganismi che ci possono infettare sono milioni, che senso ha concentrarsi su un solo virus?
“Non ha proprio senso. Vi sono norme di precauzione per i virus aerei, altre per quelli a trasmissione sanguigna, altre per quelli trasmessi dagli alimenti e dall’acqua, altre per quelli con vettore (insetti). Osserviamo per esempio i casi di sospetta influenza in Europa (le cosiddette ILI influence-like illness e ARI acute respiratory infections): secondo l’osservatorio europeo ECDC sono molto meno della metà i casi in cui è coinvolto il virus influenzale (in questa stagione sono solo 1/4, cioè 200.000 su 850.000 campioni delle presunte influenze, secondo la Tabella 1 del report mensile dell’ECDC) e in una buona parte di questi i virus isolati non sono quelli del vaccino (128.000 su 200.000). Ecco anche perché la vaccinazione, che si basa sul controllo di un singolo o a massimo tre o quattro microrganismi è un metodo primitivo di prevenzione delle malattie infettive”.
Studio sul coronavirus n-CoV.
A riprova di quanto dettoci dal professor Stefano Petti, ecco lo studio apparso sul New England Journal of Medicine, qui. A partire dal 1 gennaio a Wuhuan, meno del 10% dei casi identificati è stato al mercato. Oltre il 90% si è infettato per via interumana. Ma attenzione: più del 70% dei casi non ha avuto contatti con persone che presentavano sintomi respiratori, è perciò assai probabile che in più del 70% dei casi la sorgente è stata un soggetto asintomatico. Ecco perché la quarantena non può funzionare.(Fine).
A cura di Luigi Civolani
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#CORONAVIRUS VA PENSIERO mio ….
Luigi CIVOLANI.
OGNI GIORNO nel nostro paese per una influenza ordinaria stagionale muoiono 5 persone e questo accade da novembre a febbraio .
10 morti al giorno per incidenti stradali ,10 al giorno per polmonite, e nonostante il pur alto indice di contagio ma non di mortalita’ del CORONAVIRUS STIAMO DECADENDO IN DELIRI COLLETTIVI che sono peggio della ordinaria paura ,che e’fenomeno naturale ,ma non dimenticando che sussiste anche la ragione .
Una cosa pero’ va detta: La politica vera e seria avrebbe dovuto anticipare gli eventi ,e se non si fosse tagliato sulla sanita’ , oggi l’emergenza l’avremmo gestita in un modo diverso e senza affanno .
Anche la scienza avrebbe dovuto fare negli anni addietro dichiarazioni e pressioni su i politici ,ovvero, riferire che i batteri hanno continuamente mutazioni genetiche diverse ed evolutive e che i coronavirus respiratori cambiano patrimonio genetico ,si evolvono, come infatti e’accaduto con il covid19 in quest’anno 2020 con l’evento drammatico del “nuovo coranavirus”, e quindi prepararsi in anticipo per le eventuali emergenze da affrontare, inaspettate calamità di contagio tragiche e sconosciute ma sempre prevedibili .
ESEMPIO: GERMANIA 28MILA POSTI DI RIANIMAZIONE e respiratori , ITALIA 5000.
GERMANIA EMERGENZA DA SPENDERE oggi OLTRE 500 MILIARDI DI EURO, SVIZZERA 170MILIARDI, ITALIA :25 MILIARDI..
Inoltre Non ne parliamo per il personale italiano della sanita’ ridotto ai minimi termini, e cosi ‘ pure per Le attrezzature mancanti e le infrastrutture sanitarie mancanti nel sud Italia. Idem per le riconversioni Industriali per prodotti essenziali in questo specifico settore.
Concorsi ed assunzioni da anni bloccate con il patto di stabilita’…una vergogna speculare sul diritto alla salute.
Pero’ dobbiamo rimanere confortati dal progresso scientifico e dalle nostre eccellenze (anche se la malattia e’ ancora sconosciuta) dovremmo aver fiducia nella medicina contemporanea perche’ grazie a Dio non siamo arretrati come nell’epoca pestifera del 1630 di Manzoniana memoria.
IL PANICO solo quando inizia a comprendere si trasforma in semplice paura umana,emozione che pertanto diventa umanamente consapevole e costruttiva perche’ ‘ ci aiuta ad essere vigili ed attenti con razocinio.
L’ aspetto interiore-Filosofico-esistenziale:
Cosa ci rende sicuri?( per me niente).
La legge della casualita’ HA LA “FORTEZZA” DEL FARE proiettandoci nella prima incertezza dell’ l’immediato che chiameremo poi errore ,ma che per sincerità’ si dovrebbe chiamare inevitabilita’ del caso che solitamente aggiunge buona fede.
DESTINO E FATO NON SONO MAI LA STESSA COSA.
CHI siamo noi nel prevenire cio’che non conosciamo? Il nulla …
Pero’ da esseri degni della parola “umani”con l’avvento del contagio del CORONAVIRUS dovremmo capire che vanno ricostruite le nostre relazioni umane riscoprendo nuovamente la essenzialita’ che l’umanita’ sta smarrendo con in primis il valore della responsabilita’ non solo personale ma la corresponsabilita’ mirata al senso comune della vita …all’appartenenza ad una comunita’..
Da qui Rimodellare gli stili di vita sarebbe cosa buona ,RICOSTRUENDO IL NOSTRO RAPPORTO CON IL TEMPO E SENZA SPRECARLO…
Uno stile di vita, sano,giusto, conforme ed universale alla stessa natura umana e indipendente da qualsiasi modello capitalistico – politico -economico ,fa parte della “interiorita’ ragionata” ed autoconservativa di ogni essere umano .
La natura detta le sue sacre leggi e mette in primis se stessa e gli abitanti della terra che dovrebbero non smarrire la loro autenticità e non farsi manipolare da influenze condizionanti e sopprimenti della loro stessa natura di uomini..Attaccati al “se” dimentichiamo il”PRESE'”dell’ originariato, smarrendo nel contempo anche il senso della solidarieta’,fratellanza e del bene comune.
COMPRENDERE che ogni cosa ha un ‘inizio ed una fine è che la fine e’ il principio di un nuovo inizio…
Ulteriormente comprendere che il tempo spazio non e’denaro perche ci appartiene per diritto naturale ,difatti non costa nulla perché non vi e’ moneta che ha potere per acquistarlo.
Dovremmo capire anche che carnevale viene una volta all’anno e pertanto non portare la maschera per tutto l’anno.
Dovremmo anche capire che mai potremmo superare i battiti del nostro cuore , e che ogni corsa affannosa senza fermarsi per respirare e pensare, in questo nostro” presente eterno” non serve a nulla, e che il concetto del limite non toglie,bensi’ aggiunge ponendo un freno alle nostre idiozie.
Non dobbiamo dar retta a chi sull’onda della speculazione politica e senza riflettere fa vero terrorismo mediatico e che dall ‘alto della stupidita’ in poltrona rappresentativa in un momento serio e difficile afferma che” i cinesi mangiano topi vivi” correlando la cosa al coronavirus ,questi non si accorge che la vera epidemia e’lui stesso.
Haime’ ! oggi si assiste ad episodi incresciosi di cittadini che non accettano la diversita’,la differenza ,la sofferenza degli altri , gente che va alla ricerca dell’untore, dell’incolpevole che si vuole discriminare.
Pensare all’ impensabile, all’Eterno , ad educarci per costruirci un atteggiamento personale ma anche sociale sull’inevitabile e senza isteria collettiva ,senza autoinganni ,senza mettere come priorita ‘ l’assalto ai supermercati ,magari rileggendo gli appunti di Froid sulla psicologia delle masse .
Imparare a comprendere che anche la bellezza inganna , che il tutto non sempre scorre bene ma che vicino a noi “alloggia” anche ” L’insolito del dietro all’angolo”, ovvero”La morte, la grande finzione”.
Non pensare alla morte vuol dire incrementarne la paura.
Dovremmo tentare di non scappare da noi stessi e che per diminuire le paure bisogna imparare a saperle gestire RICONGIUNGENDOCI A NOI STESSI
COMPRENDENDO CHE L’ETERNITA’ E’ GIA’ PRESENTE ,e’tra noi ogni istante ,ed allora perché farci trovare impreparati ?
FERMATEVI,RESPIRATE E PENSATE ….
LUIGI CIVOLANI.
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